Prima novanta minuti di gioco "rovente", con 3 espulsioni e 8 sostituzioni. Poi la richiesta di una società del perché non fosse stato accordato il recupero al termine della partita. E dopo si è scatenato il pandemonio: con l'arbitro che ha preso a pugni un allenatore e un giocatore (finiti in ospedale) e poi si è dimesso dall'Aia. E' la drammatica cronaca degli ultimi minuti della partita disputata domenica scorsa nel campionato di Seconda categoria: il derby tra Rassina e Montemignaio, concluso con la vittoria dei padroni di casa per 1 a 0.
A raccontare la vicenda con un lungo post sulla propria pagina Facebook è stata la Asd Montemignaio la sera del 19 dicembre: "Al termine dell'incontro il direttore di gara, signor Gabriel Kondi ,della sezione del Valdarno aggrediva e colpiva con pugno un dirigente ed un tesserato della società colpevoli di aver chiesto allo stesso il perche' del mancato recupero dopo che c'erano state ben tre espulsioni e 8 sostituzioni", si legge. Insomma un parapiglia che ha lasciato di stucco giocatori, pubblico e anche il Commissario Aia, presidente della sezione del Valdarno, presente quel giorno a Rassina. In pochi minuti sarebbero arrivate anche le forze dell'ordine, chiamate proprio dai dirigenti del Montemignaio.
Per i due malcapitati, come spiega la società, "è stato necessario il ricorso alle cure mediche presso l'ospedale di Bibbiena con tanto di referto".
Stando a quanto riportato dalla Asd Montemignaio, "Kondi in presenza del Commissario Aia e delle Forze dell'ordine aveva riconosciuto la propria esclusiva responsabilità su quanto accaduto e chiesto scusa ai nostri tesserati".
Poi sarebbero arrivate le dimissioni dell'arbitro. Prima però avrebbe redatto una relazione sul match che ha lasciato l'amaro in bocca a dirigenti e giocatori del Montemignaio. La società infatti sostiene che i fatti scritti non corrispondano alla realtà.
"La cosa che lascia sconcertati tutti coloro che hanno a cuore parole come trasparenza, correttezza, lealtà, è come possa aver fatto il giudice ad assumersi la responsabilità della misura delle sanzioni (due calciatori inibiti rispettivamente per 4 e 5 giornate e direttore sportivo inibito fino al 16 febbraio ndr) senza assicurarsi di quanto sia successo prima della sua stesura e che non si sia posto il dubbio se quel pomeriggio il Kondi fosse nel pieno possesso delle capacità di intendere e di volere".
Poi l'annuncio: "Domenica prossima, se scenderemo in campo (il dubitativo è d'obbligo) saremo noi a segnarci il volto con un pennarello nero e speriamo che per questo il giudice non pensi bene di sanzionarci anche questa volta".
Fonte: https://www.arezzonotizie.it/cronaca/ar ... messo.html